Lorem ipsum dolor sit amet, adipisc ing elit, consectetur adipiscing elit. Duis ut ligula leo adipiscing elit.

PHONE:           0035 244 58 265

E-MAIL:           info@example.com

ADDRESS:      Rohr PL 989, NY

Instagram
Image Alt

L’ape è diventata aquila

L’ape è diventata aquila

La brezza del mattino presto sul Lago di Campotosto, il silenzio della valle dominata dal Gran Sasso guardiano maestoso, non lasciano presagire le ore successive di questa lunga, anzi lunghissima giornata dei nostri atleti.

La pratica del nuoto viene archiviata con i tempi soliti delle gare top, nessuno pare risparmiarsi, anzi il miglior tempo della frazione swim è appannaggio di una delle tre atlete in gara. Maramotti Fabia se ne esce dall’acqua addirittura solo dopo un ora secca (1:00:35), un ottima premessa che la porterà a terminare la gara in una splendida nona posizione.

Il nostro Alessio, come dovrebbe essere in queste gare, fa il “ragioniere” ed approccia la frazione bici con una giusta dose di forze. Il dislivello positivo è addirittura di 4350 metri, non si può assolutamente far cazzate.

Il percorso si snoda in posti fantastici: Assergi, Castel del Monte, Calascio con la sua Rocca , già location di molti films famosi e poi la Piana (si fa per dire ….) di Campo Imperatore. Ma oggi non siamo qui per fare i turisti, ne per fermarsi in qualche ristorantino a mangiare gli arrosticini.

La bike fa già le sue “vittime” , chi non ha nelle sue corde il dislivello, tanto dislivello, è costretto al ritiro. Alessio tira dritto, è forte della sua esperienza ormai maturata, accusa solo una piccola crisi verso i 150 km.

Ormai è tardo pomeriggio, siamo prossimi alla T2, ad Alessio mancano solo pochi chilometri. Molti di noi hanno cominciato a seguirlo in tempo reale con l’app messa a disposizione, ma è Franco con le sue cronache dal campo che descrive veramente come stanno andando le cose.

Finalmente è arrivato il momento di fermare la bici. Inizia il percorso (non) trail ovvero un anello nei dintorni di Fonte Cerreto, la località ai piedi del Gran Sasso di ben 16 chilometri ma con oltre 450 metri di dislivello, un po’ asfalto, un po’ sterrato da ripetere per due volte. Non è poca cosa per chiunque anche se superallenato. Il nostro Alessio ce la mette tutta ma inevitabilmente più di una volta si accende la spia della riserva.

Franco Ceccanibbi, il presidente che lo accompagna, tira fuori tutta la sua capacità persuasiva per convincerlo che le gambe dure sono solo un evento assolutamente temporaneo, “non è niente”, “poi passa” è la parola d’ordine. Ma il tempo limite del “cancello” delle 22:00 si avvicina inesorabilmente.

I conti di Franco cominciano a non tornare, anche in discesa Alessio non va più di 7 a chilometro e poi c’è da affrontare ancora la salita, per giunta sterrata, che porterà gli atleti al punto dove inizia la salita verso Campo Imperatore. Si sta consumando un dramma, il rischio di bruciare la gara, tutta la gara per poche centinaia di metri si fa tangibile

E’ qui che avviene il “miracolo”, Alessio scala la marcia e con uno scatto di orgoglio, di forze, di non so cosa, riprende a correre agile verso il traguardo intermedio del famigerato cancello delle 22. Supera agevolmente anche altri atleti che, se pur ciondolando erano riusciti a superarlo.

Ma è dopo il cancello che il gioco di fa duro. Sulla carta mancano “solo” 7 chilometri ma l’altimetria è verticale. La notte è diventata buia, solo le luci de L’Aquila lontana qualche chilometro non ti fanno credere di essere atterrato su di un pianeta alieno. L’unico modo per proseguire è fare fede sulle lucine led che si portano in testa.

Il ruolo di Franco a questo punto è fondamentale un vero traino mentale, morale ma soprattutto verbale. Ogni tanto rincuora a noi seguaci telematici con emozionanti filmatini WZ. Intanto il puntino sull’APP dei nostri smartphone si muove, ma molto lentamente. Speriamo.

Ormai è notte fonda ed arriva finalmente il messaggino tanto atteso: Alessio è arrivato a Campo Imperatore. E fatta !

Si chiude quella che è probabilmente l’impresa più tosta portata a termine da un atleta della VIS Cortona Promotech. Un vero record, un premio alla tenacia ed alla caparbietà, a tutto quello che si può tirar fuori dalle gambe e dalla testa

E per noi comuni mortali è arrivato il momento di alzare il culo dal divano ed andare a letto perché stavolta s’è fatto veramente tardi 🙂

Bravo, bravissimo Alessio Casi !

Photo by Simone Summo on Unsplash

1633CASI ALESSIO
14
M
TOT
18:10:57
+4:59:26
SWIM
1:29:14
BIKE
9:05:46
RUN
7:35:57

Post a Comment