La ciliegina sulla torta
Ormai sono passati sei mesi da quella mattinata del 13 settembre nell'arena di Nizza. La nostra Barbara con un tempo stellare, merita il podio di quella che è forse una delle più prestigiose prove del circuito Ironman in Europa. La premiazione, i salti sul palco, le mani al cielo per mostrare il trofeo, una felicità strabordante dal tuo sorriso, Ma in quel momento di estrema felicità è mancata la "ciliegina della torta"; lo so, ci speravi, é stata una questione di secondi non poter prendere il treno, anzi l'aereo per Kona, la Mecca di noi triathleti. Ma questa volta, per uno strano coincidere di eventi, è arrivata l'email, forse insperata, ma è arrivata. Si, stavolta puoi partireeeeeeeee ! Un posto tutto per te allo start di Saint George nello Utah, (non a Kona per motivi logistici). Accanto a te ci saranno le migliore atlete della Terra. Vai Barbara, sei il nostro orgoglio !
Un weekend da ricordare
L'ultimo weekend di ottobre 2021 sarà uno di quelli da ricordare per molto tempo. Iniziano i giochi al mattino presto del sabato con la truppa dei "portoghesi", il gruppo formato da Deyanira Larreca, Samuele Roselli, Michele Chiarini, Luca Ghelli, Andrea Albertoni e Giovanni Giovannetti. Tutti presenti alla tappa portoghese dell'Ironman di Cascais. Spettacolare il tempo di Samuele di pochissimo superiore alle 10 ore. L'atleta aretino che partecipava con l'opzione no-swim, si piazza secondo nella categoria M40-44, un risultato di incredibile prestigio costruito sul primo tempo assoluto nella frazione bike chiusa in sole 5 ore e 56 alla media di oltre 30 km/orari. Anche gli altri nel gruppo composto da Michele, Luca e Andrea terminano la dura prova con tempo un po' superiore alle 11 ore. tutti e tre separati da pochi minuti l'uno dall'altro. Veramente complimenti. Anche Deyanira rende onore al suo primo Ironman chiudendo di poco sopra le 12 ore con una bellissima frazione run. Giovanni dal quel di Poppi con un buon ritmo costante nelle tre discipline termina la prova con un più che onorevole tempo di 14 ore e10. Ma anche il nostro carissimo Marco Fratini ne ha combinata una delle sue. Le acque non più calde,
Il giorno più lungo
La faccia nell’acqua fredda ti spiega con le cattive che la gara è cominciata. Veramente. Cala il silenzio nel tuo cervello, basta musica, basta chiacchere con i compagni, basta attesa che stava diventando una piacevole agonia. Ora sei rimasto solo dentro la muta, immerso in un mare non ancora azzurro perché il sole stavolta si sveglia dopo di te. Cerco di controllare la foga, si sa all’inizio tutti sono presi dalla voglia di scattare. Ne lascio andare qualcuno, è giusto così perché ci sarà tempo per capire come vanno le cose. Volutamente mi sono messo nel gruppo dei più scarsi, quelli oltre l’ora e tre quarti. E’ il tempo che prevedo di fare. Cerco di mantenere un ritmo costante ma la prima boa è ancora tremendamente lontana, stento a vederla. Decido di fregarmene e comincio a stare nella scia di qualcuno che è avanti a me e farà il lavoro sporco di tenere la rotta. Stranamente non sento l’affanno e il rimuginare nella testa del “tieni il ritmo-tieni il ritmo” sta giovando al passo. La prima boa arriva infatti quasi di sorpresa, do un occhiata al Forerunner che mi conferma che il tempo è buono, anzi incredibilmente migliore di quanto facevo in allenamento. Il
Buona la prima
Anzi ottima. Super soddisfazione dal nostro primo grande evento. E' stata soprattutto una grande sfida, vuoi per la data di calendario, per il meteo, per la coincidenza, causa rinvii post pandemia di numerose gare. Chi ha avuto fiducia in noi ci ha ripagato con tanti complimenti che ci danno la carica per organizzarci ancora al meglio per la prossima stagione. Ma nessuna parola può compensare il grande lavoro di chi ha creduto in questa manifestazione ed ha fornito a suo modo un supporto manuale, materiale ed economico. E' ovvio che senza le braccia, il tempo ed anche il portafoglio dei nostri amici non eravamo certo a raccogliere la soddisfazione di questa bella iniziativa. Ma veniamo al mattino della gara. Va detto che la fortuna aiuta gli audaci, infatti la bassa temperatura del mattino è stata mitigata da una limpidissima giornata di sole che ha stemperato lo specchio di lago antistante a Tuoro Beach. L'acqua certamente non ha raggiunto valori ottimali, ma quasi tutti hanno confermato che la frazione nuoto non è stata niente di impossibile. Anche il percorso bici che si snodava tra oliveti e panorami del lago ha riscosso molta soddisfazione nei partecipanti. Per la corsa è stato scelto il